ASSOCIAZIONE
L'Associazione Culturale Edoardo Gellner Architetto nasce nell'agosto del 2015 con lo scopo di proseguire e raccogliere le attività e le iniziative che nel corso di oltre un decennio erano state promosse per lo più sotto forma privata.
La riscoperta dell'opera di Edoardo Gellner comincia a partire dalla pubblicazione della monografia "Mestiere di Architetto" a cura di Franco Mancuso nel 1996. A questa erano seguite una serie di iniziative organizzate dall'architetto Paolo Biadene per lo più in area tedesca (Alto Adige, Innsbruck, Vienna, Monaco e Zurigo) che avevano riportato l'interesse sulla figura di Edoardo Gellner, riscoprendo le sue ricerche sull'architettura rurale alpina e soprattutto le architetture realizzate a Cortina d'Ampezzo per le Olimpiadi Invernali del 1956. Nel 1999 la giuria del Premio Internazionale di Architettura Contemporanea Alpina di Sesto Pusteria, conferisce a Gellner un meritato premio alla carriera.
Tra il 2000 e il 2004 seguono altre quattro importanti pubblicazioni dedicate alla Chiesa e al Villaggio ENI di Corte di Cadore e ai progetti di interni, a cui fanno seguito convegni e conferenze.
Con la costituzione nel 2005 dello StudioGellner, l'architetto Michele Merlo si impegna a sua volta in una serie di iniziative volte alla divulgazione dell'opera di Gellner ancora poco conosciuta o talvolta dimenticata. Grazie al sostegno della signora Licia Bradamante, moglie dell'architetto, vengono pubblicati postumi alcuni importanti documenti: i due carnet di disegni a penna realizzati da Gellner nel 1943 riguardanti il primo l'architettura classica di Venezia, Firenze e Roma, il secondo l'architettura ruale di Cortina d'Ampezzo, pubblicati nel 2006; il Diario con gli appunti autobiografici in cui lo stesso Gellner ripercorre la sua lunga e avventurosa vita.
A partire dai primi tentativi di organizzare una mostra dei disegni, gli sforzi si concretizzano nel 2008 con la partecipazione al XXIII Congresso Internazionale di Architettura di Torino in cui l'Ordine degli Architetti di Belluno dedica il proprio stand a Gellner, aprendo di fatto le celebrazioni del centenario della nascita, che verranno organizzate a Cortina d'Ampezzo l'anno successivo. La mostra "Edoardo Gellner. 100 anni di architettura" viene realizzata con il contributo della Regione Veneto, del MiBAC, l'Ordine degli Architetti e grazie a importanti prestiti provenienti dall'Archivio Progetti IUAV, dal Centro Ricerche Fantoni e dallo stesso StudioGellner. La mostra viene riallestita e ingrandita nel 2010 presso gli spazi di Fabbrica a Gambettola con il titolo "Gellner@Fabbrica" in collaborazione con la Facoltà di Architettura di Cesena.
L'interesse suscitato dalle mostre è testimoniato dal successo di pubblico e dalla voluminosa rassegna stampa; il critico Philippe Daverio dedica a Gellner una puntata del suo celebre format Passepartout, mentre due giovani registi, Davide Maffei e Alessandro Barbieri, iniziano a lavorare al progetto di un film documentario "Villaggio ENI. Un piacevole soggiorno nel futuro" che viene presentato a ottobre 2013 in anteprima nazionale al Museo MAXXI di Roma nell'ambito della mostra "Energy. Architetture del petrolio e del postpetrolio" in cui sono esposti i progetti di Gellner realizzati per conto dell'ENI. L'interesse attorno alla figura di Gellner inizia a crescere anche fuori dalla ristretta cerchia degli addetti ai lavori, con un importante riscontro nel vasto pubblico degli ex dipendenti ENI che nel villaggio avevano soggiornato. Anche il mondo universitario, in cui Gellner non aveva mai avuto grande fortuna, sembra riscoprire e apprezzare la lezione di modernità e innovazione delle sue visionarie architetture; vengono organizzati workshop, corsi, lezioni e cresce anche il numero di tesi di laurea dedicate soprattutto al villaggio di Corte di Cadore.
Al fine di non disperdere il patrimonio culturale così maturato e integrandolo con il corposo fondo archivistico dell'architetto, lasciato in eredità prima della morte all'Archivio progetti IUAV, il sito dell'Associazione si pone l'obiettivo di diventare il punto di riferimento per le attività di approfondimento, studio e valorizzazione che da più parti sembra essersi risvegliato intorno all'opera di un architetto geniale e fino ad oggi poco conosciuto al grande pubblico.
La sede dell'Associazione Culturale è presso lo studio dell'architetto Gellner all'ultimo piano del condominio Ca' del Cembro a Cortina d'Ampezzo che fu dal 1951 casa-studio dell'architetto.
Associazione Culturale Edoardo Gellner
6, via Menardi
32043 Cortina d'Ampezzo/BL Italy
Tel +39 0436 2412
mail: associazione@edoardogellner.org
L'Associazione è apartitica, non ha scopo di lucro e svolge attività di promozione e utilità sociale. Le finalità che si propone sono la valorizzazione e la divulgazione dell'opera di Gellner mediante la realizzazione di workshop e seminari; il supporto alle attività scientifiche di Università, studenti e ricercatori; lo sviluppo di una piattaforma web e di pubblicazioni editoriali.
L'Associazione prevede tre categorie di soci:
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Effettivi, sono i soci ammessi che versano la quota di iscrizione annuale e partecipano attivamente ai lavori. L'ammissione a Socio Effettivo avviene mediante invito o a seguito della presentazione di una domanda di ammissione corredata da curriculum.
Onorari, sono persone, Enti o Istituzioni che abbiano contribuito in maniera determinante allo studio della figura di Edoardo Gellner con la loro opera o il loro sostegno tecnico, scientifico o economico.
Fondatori, coloro i quali hanno contribuito alla scrittura dello Statuto e alla costituzione dell'Associazione:
•Michele Merlo
•Davide Maffei
•Alessandro Barbieri
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E' prevista una categoria Amici che possono sostenere l'Associazione Culturale anche con un piccolo contributo.